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ESISTONO POSSIBILITÀ DI CURA DELLA PIORREA?

La parodontite o piorrea era una malattia che fino ad alcuni decenni fa non era curabile in modo significativo.

Attualmente i progressi in questo campo sono stati veramente sbalorditivi ed impensabili in un passato poco lontano.

E' opportuno premettere, prima di iniziare a descrivere le varie metodiche di cura, che per ottenere un vero successo terapeutico qualunque tipo di terapia deve sempre essere preceduta da una fase di controllo della placca batterica presente nel cavo orale, ossia di quel deposito biancastro presente sui denti nel quale proliferano i batteri che sono all'origine delle patologie della gengiva.

Non esisterà infatti alcuna terapia realmente efficace in mancanza di un adeguata rimozione giornaliera della placca da parte del paziente!

Un’adeguata igiene orale, eseguita con uno spazzolino a setole morbide, affiancato da dentifrici poco aggressivi e specifici per gengive sanguinanti costituisce il modo migliore per iniziare al meglio la terapia della piorrea.

Dato che la placca si ricostruisce in poche ore sarà indispensabile che il paziente si lavi i denti almeno due volte al giorno e con una certa efficacia. (vedi come operare una corretta igiene orale nell'apposito capitolo).

Una volta che il paziente, supportato dal proprio dentista per l'insegnamento appropriato delle tecniche descritte, avrà raggiunto un corretto livello di controllo della formazione della placca si potrà iniziare ad instaurare le necessarie cure della malattia parodontale, che ovviamente varieranno di intensità a seconda della gravità delle lesioni presenti.

Obiettivo della chirurgia parodontale è infatti l’eliminazione delle tasche gengivali ed ossee nonché la levigatura delle radici sotto controllo visivo diretto del parodontologo.

Tali metodiche chirurgiche, così come le sedute meno invasive di curettage, vengono eseguite in modo assolutamente indolore sotto anestesia locale.

 

Le tecniche di approccio chirurgico alla parodontite variano ovviamente in base ai differenti gradi di malattia accertata.

Lesioni di lieve gravità, trovando già grande beneficio attuando una corretta igiene orale, potranno essere efficacemente curate con le sole metodiche periodiche di igiene professionale descritte nel capitolo apposito.

In caso di  lesioni di media gravità, ossia in presenza di tasche profonde anche dopo la prima fase di pretrattamento conservativo (igiene orale), sarà necessario ricorrere ad interventi chiururgici di pulizia del parodonto profondo. Una tasca profonda difficilmente potrà essere curata con le sole tecniche di igiene professionale (scaling e root-planing).

L'apertura di un lembo gengivale, con visione diretta della lesione in tutta la sua estensione, permetterà una accurata e completa eliminazione del tartaro e levigatura delle radici.

In presenza di lesioni di grave entità, ossia in presenza di tasche profonde abbinate ade estese distruzioni ossee, al trattamento chirurgico proprio delle lesioni di media gravità sarà opportuno associare anche le tecniche più recenti di  rigenerazione dei tessuti parodontali gravemente compromessi.

In questi ultimi anni sono state messe a punto metodiche rivoluzionarie nella terapia avanzata parodontale atte ad ottenere il massimo della ricostruzione dei tessuti parodontali ormai distrutti. La scoperta di queste tecniche, consentendo finalmente di poter rigenerare e ricostruire il tessuto perduto, permette così al paziente di mantenere i propri denti naturali (la migliore scelta in assoluto per lui) evitando le estrazioni dentarie e l'esecuzione di successivi impianti endossei.

 

La prima di queste in ordine cronologico è la GTR (Guided Tissue Regeneration = Rigenerazione tissutale guidata).

Questa tecnica prevede l'utilizzo di una associazione di membrane biologiche, sia riassorbibili che non, ed osso proprio o sintetico.

I difetti presenti vengono cioè riempiti da sostituti ossei sintetici o prelevati da altre zone ossee del paziente e coperti da membrane che impediscono al tessuto gengivale di invadere la tasca ossea vanificando la formazione di nuovo tessuto duro. 

Più recentemente è stata affinata una nuova potente metodica che prevede l’utilizzo dei fattori di crescita (nome commerciale Emdogain).

Questi enzimi, applicati sotto forma di gel proteico bioattivo sulla radice opportunamente levigata e detossificata, inducono una neoformazione dell’osso e degli altri tessuti parodontali compromessi.

CARATTERISTICHE E VANTAGGI DEI FATTORI DI CRESCITA

  • Inducono la rigenerazione del parodonto come evidenziato in studi istologici umani

  • Determinano una maggiore soddisfazione dei pazienti grazie ad una migliore prognosi per il dente ed a risultati esteticamente validi

  • Offrono un migliore comfort al paziente grazie alla riduzione del dolore e del gonfiore postoperatorio

  • Generano minori complicanze rispetto alle membrane.

I fattori di crescita (Emdogain) attualmente costituiscono uno degli standard di riferimento in parodontologia ed hanno aiutato a salvare i denti di oltre 2 milioni di pazienti!

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