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PUÒ SUCCEDERE DI PERDERE UN IMPIANTO?

La perdita dell’impianto può verificarsi in diverse fasi della vita dell'impianto:

- Nei giorni immediatamente successivi all’intervento

- Al momento della protesizzazione dell’impianto. 

- Negli anni successivi la protesizzazione (perimplantite).

Nei primi due casi il rigetto dell'impianto può avvenire in genere per incompatibilità da parte del paziente (allergia o intolleranza ai materiali, assunzione di bifosfonati ecc.) o per errori di inserimento da parte dell'odontoiatra.

In questi casi si può rimediare eliminando l'impianto affetto ed inserendone immediatamente un altro di dimensioni maggiori, se possibile, oppure eliminare l'impianto e lasciare guarire per poi eseguire in seguito una nuova valutazione del caso.

Nel caso in cui la sofferenza dell'impianto si manifesti a distanza di tempo dal suo inserimento, solitamente la causa è determinata dall'insorgere di una perimplantite.

La perimplantite è un quadro clinico del tutto simile alla periodontite (o parodontite) descritta nei capitoli dedicati alla piorrea.

Questa malattia si manifesta infatti con la mobilità dell’impianto, presenza di dolore, gonfiore e sanguinamento spontaneo della zona interessata. A volte è possibile notare anche la presenza di sapore metallico alla salivazione.                                                                                      

In questi casi è sempre consigliabile contattare immediatamente un implantologo e parodontologo esperto per eseguire una visita approfondita di controllo implantare con esecuzione anche di eventuali esami radiografici.

Nel caso il paziente giunga al controllo dell'implantologo in una fase ancora accettabile si potrà curare la perimplantite utilizzando in gran parte le tecniche descritte per la cura della piorrea. Purtroppo invece in presenza di mobilità dell’impianto questo andrà quasi sempre rimosso!

Molto importante sarà in questi casi eseguire contestualmente alla rimozione le tecniche di rigenerazione ossea avanzata al fine di permettere in genere il successivo inserimento di un nuovo impianto a guarigione avvenuta.

 

Si tenga presente che non sempre la mobilità è segno infausto di perdita dell'impianto. Questa a volte può essere dovuta alla semplice decementazione della corona sopra di esso oppure allo svitamento occasionale del moncone protesico sull'impianto.

Ovviamente per prevenire una perimplantite sono assolutamente raccomandati i controlli clinici e radiografici che pianificati dopo l’intervento e di eseguire le sedute di igiene orale professionale periodiche.

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