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QUANDO SI DEVE ESTRARRE IL DENTE DEL GIUDIZIO?

Il dente del giudizio è l’elemento dentario che più frequentemente viene estratto, poiché spesso risulta incluso o malposizionato. 

L'eruzione del terzo molare inferiore avviene ormai quasi costantemente in maniera anomala, principalmente per l'insufficienza di spazio dove esso deve erompere. Nell'evoluzione della razza umana la mandibola ha subito una riduzione delle sue dimensioni per riduzione dei diametri della faccia ed in specie del diametro antero-posteriore.  

Da ciò deriva che il terzo molare, ultimo ad apparire in arcata, non ha più lo spazio sufficiente per erompere liberamente generando così possibili patologie. 

La più frequente è sicuramente la disodontiasi del terzo molare, ossia l'infiammazione della porzione pericoronarica del sacco dentario ancora presente.

Il dente del giudizio, non avendo sufficiente spazio per erompere completamente, risulta ancora parzialmente ricoperto dalla gengiva lasciando intravedere solo parte di esso in arcata. Pertanto i batteri ed i residui di cibo possono penetrare all'interno dello spazio tra dente e gengiva. Rimanendo qui intrappolati determinano infiammazioni gengivali (pericoronarite) che determinano la comparsa di un dolore nella regione posta all'angolo della mandibola, dove si troverà il dente del giudizio. Il dolore va aumentando con i movimenti della masticazione. La gengiva si presenta arrossata e gonfia. Questa condizione può peggiorare causando un dolore più intenso e spesso irradiato all'orecchio, difficoltà e dolore durante la masticazione, a volte rendendo doloroso anche semplicemente parlare, i linfonodi del collo si ingrossano. L'ultimo stadio della pericoronarite, che si verifica se la patologia non viene curata in tempo, è rappresentato dalla formazione di un ascesso, ove la raccolta del pus potrà estendersi verso diversi settori della bocca e della faringe.

Nelle prime fasi di malattia, instaurando una corretta terapia antibiotica, spesso si potrà evitare l'estrazione del dente. Estrazione che però sarà necessaria in presenza di future recidive.

La mancanza di spazio nella mandibola per Il dente del giudizio è causa anche frequente di distruzione cariosa di esso. Questo non essendo del tutto erotto ed ancora parzialmente ricoperto dalla gengiva essendo più difficile da pulire potrà cariarsi, anche gravemente, ed a volte coinvolgere anche il dente vicino.

Ovviamente anche in questi casi sarà indicata la sua estrazione.

L'estrazione del dente del giudizio al contrario non è indicata in presenza di disallineamento dei denti frontali!

Spesso il dente del giudizio viene ritenuto la causa di questo inestetismo (soprattutto a carico degli incisivi gli inferiori) che generalmente si verifica a fine accrescimento osseo di un individuo (circa 18-20 anni). Questa convinzione tuttavia si è rivelata non corretta. 

La forza propulsiva dei denti del giudizio, durante la loro fuoriuscita, non è sufficiente a spostare ben sette denti posti anteriormente ad esso!

Questa asserzione è inoltre facilmente dimostrabile osservando che l'estrazione preventiva dei terzi molari quasi mai conduce ad una mancata genesi del disallineamento dei denti frontali. 

I "denti storti" inferiori si producono cioè ugualmente anche dopo l'estrazione dei denti del giudizio!

Risulta quindi evidente che non ha senso rimuovere tali denti per una simile ragione ma che le cause vere di questo processo sono da ricercare altrove.

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