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La leucoplachia, o leucoplasia è una caratteristica placca bianca non esclusivamente presente nel cavo orale, ineliminabile con lo sfregamento (al contrario di alcune patologie fungine che danno placche bianche ma facilmente asportabili sfregando con del cotone), che si forma a causa di una eccessiva ed anomala cheratinizzazione dell'epitelio, il tessuto di rivestimento del cavo orale. 

Essendo una lesione precancerosa può in alcuni casi evolvere in una neoplasia maligna.

Le localizzazioni più frequenti di questa lesione sono:

• Mucosa delle commessure labiali (leucoplachia correlate alluso di tabacco).

• Gengiva aderente.

• Mucosa vestibolare.

• Lingua.

• Pavimento orale.

Le lesioni della lingua, del pavimento orale e del bordo vermiglio del labbro (inferiore) mostrano un rischio di evoluzione maligna maggiore.

Clinicamente, la leucoplachia può presentarsi sotto varie forme, sia ad aspetto omogeneo ( piana, rugosa, chiazzata ) che non omogeneo ( verrucosa, nodulare, eritroleucoplasica)


I fattori predisponenti per questo tipo di lesione sono:

  • irritazione meccanica continua locale (spine irritative);

  • allergie ai materiali di uso odontoiatrico;

  • traumi cronici causati da denti taglienti o apparecchiature odontoiatriche;

  • contatto con carcinogeni secondario ad abitudini viziate come tabagismo e abuso di alcool;

  • esposizione e inalazione polveri sottili di metalli pesanti;

  • esposizione a radiazioni ionizzanti, radiazioni UV, campi elettromagnetici e radiofrequenza;

  • fattore luetico;

  • patologie sistemiche come anemia sideropenica deficit nutrizionali epatopatie diabete etc.

  • infezione da virus di Epstein-Barr in pazienti HIV-positivi

Tra le cause più frequentemente osservabili tuttavia sottolineiamo il fumo di sigaretta, il consumo di alcol, le protesi odontoiatriche malcostruite.

 

La leucoplachia è riscontrabile con maggior frequenza nel sesso maschile, in un’età compresa tra i venti ed i sessanta anni. Anche se i casi di leucoplachia nel sesso femminile hanno registrato una rapida crescita di numero a partire dall'epoca in cui il vizio del fumo si è esteso in modo rilevante anche tra le donne!

 

Per quanto riguarda una diagnosi differenziale con le altre patologie simili il primo passo da fare in presenza di una macchia bianca della mucosa orale è stabilire se la lesione può venire rimossa mediante una garza o un abbassalingua.

Se è asportabile allo sfregamento si può pensare alla presenza di:

• Materia Alba (residui di cibo).

• Candidosi (mughetto).

• Residui fibrinosi (da ulcere).

 

Se la lesione è non asportabile si dovranno considerare nella diagnosi differenziale:

• Lesioni da auto-morsicamento.

• Lichen planus.

• Lupus eritematoso

Una volta fatta la diagnosi di leucoplachia la terapia consisterà nei seguenti passaggi:

  1. Abolire l'assunzione di alcol e fumo;

  2. Correggere o eliminare tutti quegli elementi che potrebbero indurre un’irritazione delle aree delle mucose orali, ad esempio una protesi non perfettamente fissata, un dente cariato o fratturato con bordi taglienti, ecc.;

  3. Eliminare la lesione intervenendo o elettrochirurgicamente o con un intervento di chirurgia classica.

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