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La carie è ancora oggi una malattia molto diffusa nella popolazione e colpisce un notevole numero di bambini e di adolescenti.


E' una malattia causata dalla presenza combinata di batteri cariogenici e zuccheri alimentari nel cavo orale.

I primi, presenti nella placca batterica (quella patina bianco-giallastra che aderisce ai denti e che aumenta di spessore in assenza di manovre di igiene orale), fermentano gli zuccheri introdotti con gli alimenti e producono acidi che demineralizzando lo smalto danno inizio alla malattia cariosa. Una malattia che inizialmente è causa di dolore durante la masticazione, creando difficoltà al bambino nel mangiare, ma che con il suo aggravamento può dare luogo ad ascessi, causa di forte dolore e gonfiore. 

La mancata cura della carie nel dente da latte porta inevitabilmente alla sua compromissione con conseguente precoce perdita di esso che oltre essere causa diretta di danni estetici e funzionali nel bambino sarà anche responsabile in seguito di un affollamento dei denti permanenti, generando una importante compromissione del sorriso nell'adulto.

E' possibile prevenire la carie nel bambino rendendo consapevoli del problema i genitori che si incaricheranno di mettere in opera semplici ma efficaci regole:

     Alimentazione corretta è fondamentale per la salute generale ma anche per la salute dei denti.

 

A questo proposito ecco alcune semplici regole:

    - l'allattamento al seno ha effetti positivi sulla salute generale ed è associato a bassi livelli di carie
    - evitare la somministrazione di bevande contenenti zuccheri cariogenici; purtroppo la maggior parte di tisane per l’infanzia li contiene

    - assolutamente da evitare le bevande zuccherate nel biberon per favorire il sonno. Un'abitudine che una volta acquisita il bambino            difficilmente riuscirà ad abbandonare e che potrà essere responsabile, quando i denti eromperanno, di carie multiple che                          rapidamente distruggeranno i denti (sindrome da biberon).
   - evitare nelle epoche successive l’assunzione frequente di cibi e bevande zuccherate tra un pasto e l’altro. Situazioni che aumentano          di molto il rischio di ammalare di carie. Particolarmente pericolosi i cibi zuccherati che aderiscono ai denti (es. miele, caramelle            morbide, ecc.) e le bevande zuccherate ed acide (es. succhi di frutta, bevande gassate, ecc.).

 

Gli zuccheri, che sono componenti fondamentali dell’alimentazione del bambino, devono essere quindi esclusivamente consumati nei pasti principali, dopo i quali il bambino spazzola i denti.
Alla merenda sono da preferire cibi salati, duri e fibrosi (es. derivati dal grano intero, verdura e frutta) che, richiedendo tempi di masticazione lunghi, stimolano una maggior secrezione di saliva che esercita un effetto protettivo molto importante nei confronti della carie. Indicati anche i formaggi, che ugualmente posseggono un'azione cario protettiva.

     Igiene orale indispensabile per prevenire carie e gengivite.

 

Il genitore deve sapere a questo proposito che è necessario pulire i denti del proprio figlio dopo ogni pasto principale fin dal momento in cui erompono in bocca:

     nei primi due anni di vita le manovre di igiene dovranno essere eseguite dal genitore, prima con una garza umida poi con uno spazzolino con la testina molto piccola ed il manico di dimensioni adatte alla mano del genitore.

      verso i due anni, appena la manualità del bambino lo permetterà, sarà molto importante coinvolgere attivamente il bambino che inizierà a giocare con lo spazzolino ed a spazzolarsi i denti da solo, ma sempre con la supervisione del genitore che porterà a termine il compito. Il bambino dovrà utilizzare uno spazzolino con il manico di dimensioni adatte alla sua mano ed un dentifricio per bambini che contiene una dose di fluoro minore.

        nei primi anni di vita sarà utile che almeno una volta al giorno il bimbo spazzoli i denti insieme ai genitori o ad un fratello maggiore in modo che per imitazione sia agevolato l’apprendimento delle manovre di igiene orale. Il dentifricio da utilizzare dovrà essere quello per bambini che fino ai 6 anni di vita, periodo in cui si impara ancora a controllare la deglutizione, dovrà essere utilizzato in modiche quantità, simile a quelle delle dimensioni di un pisello.

E' bene sapere che i bambini di età inferiore ai 5 anni ingeriscono fino al 30% di dentifricio durante le manovre di igiene orale; pertanto se venisse allo stesso tempo consumata acqua contenente fluoro o se si assumessero integratori contenenti fluoro si potrebbe verificare un potenziale rischio di fluorosi dentale! Per questa ragione è molto importante che i genitori dei piccoli pazienti supervisionino le quantità di utilizzo del dentifricio.

       nell’adolescente dovrà essere dedicata particolare attenzione all’igiene orale soprattutto in presenza di apparecchi ortodontici che renderanno più difficile la corretta igiene orale.

      Assunzione di fluoro, un elemento che a contatto del dente: aumenta la resistenza dello smalto alla carie; inibisce il metabolismo dei batteri della placca e remineralizza le zone sotto attacco.

 

L'assunzione di fluoro può essere attuata con vari metodi: dentifrici, collutori, gel, gomme da masticare. 

     

La via principale di assunzione è rappresenta dal dentifricio, dato che è ben dimostrata la maggior efficacia del fluoro se somministrato direttamente a contatto del dente.

La quantità di dentifircio ed il suo dosaggio in fluoro dovranno variare con l'età del bambino, dato che differente sarà il suo controllo della deglutizione.

     Nel bambino da 6 mesi a 2 anni si dovrà utilizzare un dentifricio apposito (1000 ppm di fluoro) somministrato in una quantità simile ad un grano di riso

     Nel bambino da 2  a 6 anni si dovrà ancora utilizzare un dentifricio apposito (1000 ppm di fluoro) ma somministrato in una quantità simile ad un pisello.
     Nel bambino oltre i 6 anni, avendo ormai imparato correttamente a sputare ed a risciacquare, si utilizzerà il classico dentifircio a 1450 ppm di fluoro somministrato in una quantità di circa 2 cm di lunghezza.

Nei casi di alto rischio carie, come i bambini che presentano già la malattia, sarà invece utile associare anche l’applicazione periodica da parte dell’odontoiatra di gel o vernici al fluoro, che somministrano il fluoro in maggiore concentrazione.

 

Le vernici al fluoro sono state sviluppate alla fine degli anni '60 e sono state ideate principalmente per prolungare il tempo di contatto
tra il fluoro e le superfici dei denti.
Le vernici al fluoro contengono in genere il 5% di fluoruro di sodio pari a 22500 ppm.
     

Il fluoro somministrato per via sistemica, mediante gocce o compresse da sciogliere in bocca sarà invece riservato solo in presenza di elevato rischio di carie. In  questo caso il pediatra o il dentista decideranno il dosaggio da assumere in funzione dell’età del bambino e solo dopo aver verificato la concentrazione in fluoro dell’acqua bevuta (di acquedotto o minerale del commercio) ed aver escluso l’eventuale utilizzo di dentifrici al fluoro.

Questo perché l’assunzione di quantità troppo alte di fluoro nei primi anni di vita, in particolare tra i 15 e i 30 mesi, può comportare il rischio di fluorosi dentale, una malattia che si manifesta con alterazioni del colore e della struttura dello smalto.

      Controlli periodici  costituiscono uno dei pilastri fondamentali della prevenzione delle patologie odontoiatriche.

 

I controlli dovranno essere effettuati in modo regolare dal compimento dei 4 anni di vita. In questo modo il bambino inizierà a familiarizzare con l’ambiente odontoiatrico, le strumentazioni ed il personale, instaurando così un rapporto di reciproca fiducia.

I controlli permetteranno, oltre alla fondamentale istruzione alla salute orare, di monitorare costantemente il livello di rischio di carie del bambino e di attuare eventuali misure di prevenzione quali l’applicazione topica di fluoro e la sigillatura preventiva dei solchi e fessure dei molari.

I controlli regolari inoltre, consentendo la diagnosi delle eventuali patologie orali al loro stadio iniziale, saranno in grado di permettere terapie semplici e meno costose.

     sigillatura dei solchi e delle fessure dei molari   è una tecnica che permette di prevenire la carie nei bambini ad alto rischio.

La sigillatura dei solchi è un’operazione semplice, veloce ed indolore che non richiede anestesia e che, se ben eseguita, garantirà un'efficace protezione dalle carie per anni.

Il sigillante utilizzato è un materiale molto resistente e progettato per obliterare i solchi dei denti permanenti, zone caratterizzate da profondi anfratti in cui difficilmente lo spazzolino può essere sufficiente a garantirne la corretta detersione.

I sigillanti dovrebbero essere applicati nei bambini ad alto rischio subito dopo l'eruzione dei denti permanenti, dato che in questo periodo lo smalto non è ancora completamente mineralizzato e quindi facilmente ricettivo alla carie.

Le sigillature andranno controllate periodicamente e se si staccheranno dovranno essere  riapplicate. 

Ugualmente nell’adolescente ad alto rischio di carie sarà indicata la sigillatura dei secondi molari subito dopo la loro eruzione.

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